Il futuro è ora!

GIANNI BENZI

Uno scienziato e appassionato di sport. Una figura unica, carismatica, che ha sempre combattuto contro l’uso di droghe che migliorino le prestazioni nello sport.

Il futuro è ora!

Questo era il mantra di Gianni Benzi, in particolare nelle apparizioni pubbliche. Una frase che concentra in poche parole l'essenza del suo modo di concepire la ricerca scientifica.
Gianni Benzi era fermamente convinto della necessità di lavorare duramente per il progresso della ricerca scientifica, impegnando forze e conoscenze nel presente per garantire alle generazioni future farmaci di qualità e in grado di curare qualsiasi tipo di malattia, specialmente quelle rare.
Ha avuto un ruolo chiave nel dibattito scientifico internazionale nel campo della bioenergetica cerebrale e muscolare e della neurobiologia e ha dato un contributo significativo all'istituzione del Sistema Farmaceutico Europeo basato sull'innovazione e sull'uso sicuro dei farmaci.
Gianni Benzi è stato una figura unica di scienziato appassionato di sport. Questa combinazione ha caratterizzato l’intero percorso professionale e personale di Gianni Benzi, che ha combattuto da sempre contro l'abuso di farmaci per il miglioramento delle prestazioni sportive.
Fortemente impegnato nell'attuazione a livello nazionale degli obiettivi e dei contenuti del Sistema Farmaceutico Europeo, è stato anche il fondatore della prima Scuola Interdisciplinare e Internazionale di Scienze Regolatorie in Europa.

Nato ad Alessandria nel 1931, Gianmartino Benzi è stato un personaggio attivo, pieno di entusiasmo e particolarmente appassionato di difesa dei diritti umani e civili e della giustizia, con una vasta gamma di interessi.
Si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti presso l'Università di Pavia nel 1955 e, successivamente, ha conseguito la cattedra in Farmacologia (1965) e in Tossicologia (1968).
Nel 1974 è diventato Professore Ordinario e Direttore dell'Istituto di Farmacologia dell'Università di Pavia, pur continuando a collaborare strettamente con istituzioni internazionali in Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
È stato un leader indiscusso in ambito farmacologico, sia a livello nazionale che internazionale, nel campo della bioenergetica cerebrale e muscolare, neurobiologia e neuropatologia dell'invecchiamento cerebrale, che hanno caratterizzato e tuttora caratterizzano la Scuola di Farmacologia di Pavia della Facoltà di Scienze.
Parallelamente agli studi universitari, ci furono anche i primi studi sistematici sull'uso improprio e l'abuso di droghe nello sport, che continuarono durante tutta la sua attività scientifica e professionale. A partire dagli anni '70 -'80, ha collaborato con la FIDAL (Federazione italiana di atletica leggera), di cui ha fondato il "Centro Studi e Ricerche" diventandone il direttore scientifico. Successivamente, è entrato a far parte del primo e secondo comitato scientifico antidoping del CONI, dove ha svolto un ruolo fondamentale e autorevole di "regolamentazione" e scientifico.

Dal 1998 fino ai suoi ultimi giorni, ha sostenuto le attività della Procura della Repubblica di Torino come consulente nell’ambito di importanti indagini contro il doping, perseverando nella sua lotta contro l'uso di droghe per migliorare le prestazioni sportive e in generale contro l'abuso di droghe.
L'attività "regolatoria" è iniziata in Europa dal 1989 al 1994 come esperto sia del Parlamento Europeo sia del Comitato economico e sociale. Grazie a questo ruolo, è diventato rappresentante del Parlamento Europeo nel consiglio di amministrazione dell'EMEA per tre incarichi, fino al 2006: un chiaro riconoscimento da parte del Parlamento per il suo lavoro e il suo impegno per la nascita e la guida dell'EMEA. Inoltre, nel 1999 ha fondato in Italia la Scuola Universitaria di Specialità in Scienze Regolatorie con sede a Pavia. Nel 2003 questa scuola sarà poi trasformata nel Master biennale di secondo livello, oggi denominato Master in Scienze Regolatorie "G. Benzi”.
Nel 2000 è entrato in vigore il Regolamento Europeo sui Farmaci Orfani ed è stato nominato membro del Comitato competente (COMP, comitato per i medicinali orfani) e del "gruppo di lavoro per i farmaci a base di erbe". Nel frattempo, in qualità di rappresentante dell'Università di Pavia, ha fondato il Consorzio per le valutazioni biologiche e farmacologiche (CVBF), di cui è stato Presidente fino a novembre 2006.
Nello stesso periodo, in coincidenza con lo sviluppo fatale della sua malattia, è stato nominato membro del gruppo di lavoro WUE Medical (World Anti-Doping Agency) TUE (Therapeutic Use Exemptions), dove, sfortunatamente, non è riuscito a fornire il contributo della sua esperienza e della sua umanità.

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